KODAK: cronaca di un fallimento (digitale)
Quando ignorare il futuro costa caro
Facciamo un salto indietro nel tempo, precisamente agli anni '80, quando Kodak era un colosso della fotografia.
Se qualcuno pensava a una macchina fotografica o a pellicole, pensava a Kodak.
L'azienda dominava il mercato come un gigante invincibile, eppure, oggi, il suo nome è associato a un clamoroso fallimento.
Com'è potuto succedere?
Ecco la storia.
Il boom della pellicola e l'arrivo del digitale
Kodak era all'apice del successo negli anni '70 e '80, vendendo pellicole fotografiche a destra e a manca. Ma, ironia della sorte, proprio all'interno dell'azienda fu creato il primo prototipo di fotocamera digitale nel 1975, grazie a un ingegnere visionario di nome Steve Sasson. Una macchina rivoluzionaria che poteva catturare immagini senza bisogno di pellicola! E allora perché Kodak non l'ha colta al volo?
La risposta è semplice: paura. I dirigenti temevano che spingere il digitale avrebbe cannibalizzato il loro mercato principale, quello delle pellicole. E così, mentre l'innovazione bussava alla porta, Kodak ha scelto di tenerla chiusa.
Il mondo cambia, Kodak no
Negli anni '90 e nei primi anni 2000, il mondo della fotografia iniziava a cambiare rapidamente. Sempre più persone si spostavano verso le fotocamere digitali. Brand come Sony, Canon e Nikon cominciarono a investire pesantemente nel nuovo mercato, mentre Kodak continuava a puntare tutto su pellicole e stampa fotografica. Questa scelta, però, si rivelò un errore fatale.
Il problema non era solo il digitale: Kodak non capì che il modo in cui le persone interagivano con le foto stava cambiando. Con l'arrivo di internet e dei social media, le foto non si stampavano più; si condividevano. Questa evoluzione culturale fu completamente ignorata dall'azienda.
La discesa inarrestabile
Mentre i concorrenti prosperavano con il digitale, Kodak cominciava a perdere terreno. Nel 2012 l'azienda fu costretta a dichiarare bancarotta. Era passata da leader assoluta del settore a un nome ormai dimenticato. Certo, Kodak ha cercato di reinventarsi in seguito, puntando su altri settori come le stampanti e la gestione dei brevetti. Ma il danno era ormai fatto.
La lezione Kodak
Allora, cosa possiamo imparare da tutto questo? Kodak è un esempio perfetto di come il successo del passato non garantisce il successo nel futuro. Innovare non è un'opzione, è una necessità. Ignorare i segnali di cambiamento, sia tecnologici che culturali, può trasformare un'azienda da leader di mercato a una storia di fallimento.
Quindi, quando pensiamo a Kodak, non pensiamo solo alla pellicola o alle vecchie fotografie, ma a una grande lezione: adattarsi al cambiamento è la chiave per sopravvivere, specialmente in un mondo in continua evoluzione come quello digitale.